Con le Finali Nazionali di Verona, si è conclusa la stagione 2018-2019 del Touch Italiano, una stagione da record per numero di squadre iscritte (ben 22, di cui 21 che hanno preso parte alle finali) e numero di tornei organizzati durante l’anno (addirittura 26). Il torneo delle Finali però ha un andamento tutto suo, perchè non c’è possibilità di recuperare agli errori: se perdi la partita, saluti il tabellone dei campioni e ci riprovi l’anno prossimo, mentre solo vincendo rimane la speranza della “gloria” o, almeno, di potersi giocare posizioni prestigiose.

Il Verona Touch, arrivato a disputare il suo nono campionato italiano, ha disputato un’annata dal basso profilo, partecipando a pochi tornei e presentandosi sempre con formazioni diverse, ma per come ci siamo allenati tutto l’anno e per la convinzione con cui siamo arrivati all’evento finale, sapevamo di poter essere la squadra outsider della stagione. Per questo appuntamento fondamentale, che tra l’altro giochiamo in casa, nel nuovissimo impianto del Verona Rugby, il Payanini Center, ci presentiamo al gran completo, dovendo addirittura arrivare alle convocazioni, visto che c’erano 18 giocatori disponibili, con un massimo ammissibile di 16.

Dopo una primavera fresca e piovosa, con tante partite giocate sotto l’acqua, per le finali il clima è rovente sin dalle prime ore della giornata. Allestiamo con consumata esperienza il campo base, attrezzato con rete da beach volley e piscina gonfiabile (a cui è assolutamente vietato l’accesso ai maggiori di 4 anni) e siamo pronti per il riscaldamento.

L’atmosfera è più seria del solito, siamo tutti abbastanza concentrati per l’inizio del torneo: Coach Uto assegna ruoli e accoppiamenti e ci avviamo verso il campo da gioco, pronti per la sfida contro le Vecchie Fiamme L’Aquila. Come prima partita non ci possiamo lamentare, dato che loro sono costretti a giocare con solo 2 donne, perciò possiamo beneficiare di un 2-0 di vantaggio in partenza. Questo ci fa affrontare la sfida con meno pressione, e possiamo prestare maggiore attenzione ai movimenti senza avere la fretta di segnare.

Dopo i primi momenti di studio, ci portiamo agevolmente sul 2-0 grazie alle due mete di Tabo (la seconda dopo un astuto intercetto su passaggio degli aquilani), subiamo un loro tentativo di ritorno, ma poi la meta del 3-1 di Gigi incanala definitivamente l’incontro. Alla fine il risultato sul campo è un 5-2, con le marcature finali di Tabo (tripletta per lui) e Guido, che si trasforma in 7-2 grazie al bonus. Il ghiaccio è rotto, ora si tratta di navigare fino al traguardo!

La seconda partita è sulla carta molto più difficile, perché a causa del nostro basso ranking di partenza, ci troviamo a sfidare una delle squadre più in forma della stagione, i Treviso Knights, che per una serie di risultati positivi di altre squadre, si trovano solo in sesta posizione del ranking nazionale, ma per quello che hanno fatto vedere in stagione, potrebbero tranquillamente ambire ad uno dei primi quattro posti.

L’avvio della partita ci vede un po’ contratti, mentre cerchiamo di studiare gli avversari e capire quale possa essere il giocatore da tenere maggiormente sotto controllo. Una piccola incomprensione difensiva fa sì che i nostri avversari passino in vantaggio, ma siamo lucidi e ben presenti in campo e riusciamo a pareggiare con una gran meta di Valeria ottimamente servita da Uto. Man mano che il tempo passa prendiamo coscienza che loro non stanno giocando al meglio e tutti quanti cominciamo a crederci veramente. Diventiamo estremamente efficaci in difesa, non concedendo mai facili palloni giocabili ed in attacco cominciamo a creare grossi problemi, finchè segniamo la meta del vantaggio grazie ad Enrica, ottimamente servita al largo da Tabo.

Prima della fine del tempo però subiamo il pareggio: inizialmente Mario viene penalizzato con un cambio forzato a causa dei ripetuti fuorigioco sulla linea di meta, entra Tabo a sostituirlo, che si vede fischiargli contro un fallo per hard touch ed è espulso a tempo. Rimaniamo in 5 a difendere la nostra area e a questo punto siamo costretti a soccombere alla loro pressione. Andiamo quindi al riposo sul 2-2. Durante l’intervallo ce lo diciamo: per come stiamo in campo, l’inerzia della partita è dalla nostra parte e dobbiamo chiudere l’incontro. Si riprende il gioco e dopo un paio di buoni attacchi non finalizzati, su un’azione da cambio, Manu porta palla guadagnando terreno, prende un ottimo tocco sul link avversario, tagliandolo fuori dalla difesa, Gigi è lesto ad alzare il pallone a Mattia, che con un tuffo non proprio plastico (per preservare la spalla…) segna la meta del 3-2. La partita è ancora lunga ma, forse complice anche il caldo, loro sono abbastanza lenti e prevedibili e non riescono a crearci grossi problemi. Quando abbiamo il pallone noi, molto furbescamente gestiamo le situazioni in modo da far passare più tempo possibile e così riusciamo a portare a casa un risultato che ad inizio giornata non era propriamente atteso.

Quando torniamo al nostro campo base, la soddisfazione è grande, perché ci rendiamo conto che a parte il risultato favorevole, abbiamo gestito la partita in maniera eccellente, senza perdere mai il controllo e senza cercare di strafare: prendendo coscienza di questo, chissà dove si può arrivare.

La terza partita, l’ottavo di finale, ci vede affrontare gli Scambi di Lingue, squadra rivelazione della stagione, essendosi iscritta per la prima volta al campionato italiano e avendo ottenuto risultati di prestigio in tutti i tornei a cui hanno partecipato. Sono giovani, veloci e tecnicamente capaci, ci attende un’altra partita tirata.

Per l’occasione giochiamo addirittura sul campo centrale, e c’è anche parecchio pubblico a guardarci. Forse l’orario non è dei migliori, perché il sole è proprio caldo e a picco sulle nostre teste, ma le finali sono così, si gioca sempre e comunque.

La formazione che scende in campo è quella ormai definita; si parte con il loro primo attacco che è subito uno schema che ci crea qualche difficoltà ma che riusciamo in qualche modo ad arginare.

Il loro primo tempo però è giocato benissimo: sono aggressivi in difesa e ci mettono grande pressione rendendoci difficili le risalite del campo, il loro gioco veloce è fatto da continui cambi di fronte di gioco e non è molto adatto a noi, che siamo invece un po’ lenti a muoverci per la larghezza del campo. La loro prima meta nasce proprio da un eccellente capovolgimento di fronte di gioco, quando grazie ad un pregevole passaggio dal centro all’ala, riescono a sfondare la nostra linea difensiva. Riusciamo a pareggiare, con una bella meta in tuffo di Guido, che gioca un velocissimo dump con Julius e forse avremmo segnato anche una seconda volta con Tabo, sempre in tuffo, ma una dubbia chiamata arbitrale trasforma la marcatura in tocco. Loro invece segnano una seconda volta, con un’azione fotocopia della prima meta e quasi fanno anche la terza allo stesso modo ma Enrica riesce a contenerli. Ci vuole poco per il 3-1 però, perché dopo un intercetto su passaggio di Gigi, arginato da un gran recupero di Mattia, sul proseguimento dell’azione la nostra difesa si imbambola e cede per la terza volta.

Arriva l’intervallo, e nonostante il risultato e l’andazzo della partita, siamo abbastanza determinati. Il risultato è a portata di mano, e possiamo farcela a raddrizzare l’incontro. Infatti, rientriamo in campo con palla a favore ed è ancora uno sgusciante Guido a segnare, stavolta assistito da coach Uto, che guida la rimonta in maniera magistrale. La marcatura rapida ci da energia e cominciamo ad essere noi quelli che corrono di più, iniziamo a sporcare le linee di passaggio e di corse e loro perdono lucidità. Una grande percussione di Marcello poi mette in moto le gambe di Mattia, che assorbe due difensori e riesce a scaricare la palla all’ala, dove Enrica ha un’ottima presa e riesce a segnare in tuffo la meta del pareggio. Non ci fermiamo qui e continuiamo ad attaccare: Uto dal mezzo spara una palla lunga verso Laura che riceve e segna, dal box partono i festeggiamenti, ma dopo un consulto fra gli arbitri, anche questa meta non è convalidata per in avanti. Non c’è più tempo per proseguire e la partita termina in parità, si va quindi al drop-off. Il coach sceglie il quintetto “giovane”, confidando nella gamba dei giocatori, perciò oltre a Valeria e Manu, partono Guido, Mattia e Tabo. La palla è loro, e con il loro attacco riescono subito a segnare. Non c’è alternativa, dobbiamo segnare subito anche noi: l’avanzamento non è dei migliori, poi arriviamo sui 5 metri e nonostante la giocata chiamata correttamente, una scivolata ne impedisce l’esecuzione efficace, così la nostra azione termina, la partita finisce e con lei anche le nostre (minime) possibilità di raggiungere una finale. Il pensiero delle due mete non concesse ed il gioco espresso nel secondo tempo generano qualche rimpianto, però i nostri avversari hanno giocato bene e una sconfitta al drop-off ha un valore diverso rispetto ad una sul campo (anche se rimane sempre una sconfitta!).

Molto più rilassati andiamo quindi a giocare la finale per il settimo posto, contro Roma. Rispetto a noi, loro sono in numero ridotto, probabilmente quindi sono più stanchi. Unito a questo, il calo di motivazione dato dalla finale per una posizione di rincalzo fa sì che la partita si avvii subito su un binario a noi favorevole e agevolmente ci portiamo sul 4 a 0. Il secondo tempo prosegue come il primo: attacchiamo ben organizzati e non dobbiamo nemmeno correre troppo (loro hanno chiaramente mollato) e la partita finisce 7 a 1, con le doppiette di Manuela e Guido e le mete di Julius, Tabo e Mattia.

Termina così la stagione 2018-2019, con un settimo posto finale che ci premia come squadra che scala più posizioni rispetto quella occupata in ranking (in classifica nazionale siamo quattordicesimi), segno che la squadra è competitiva, ma giochiamo meno rispetto agli altri. La stagione è stata caratterizzata in generale da buone performance, con gli acuti dei secondi posti ai tornei di Varese e Sesto San Giovanni. Siamo riusciti ad allargare la rosa di giocatori, grazie agli innesti di Manuela (vera MVP della stagione), Mattia, Erik e Guido e ai ritorni di Marcello e Nicola. Ci mancherebbe ancora qualche ragazza, per poter garantire il giusto ricambio a tutte le giocatrici ed evitare di spremere le inossidabili mamme-touchers della squadra Claudia, Laura e Valeria, ma questo è già un argomento per la nuova stagione. Ora è solo tempo di godersi un’estate di relax pensando al nuovo anno, sapendo da dove partiamo e decidendo a cosa puntare.

P.S.: alla fine il campionato lo hanno vinto di nuovo (quinta volta consecutiva) i Brianza Toucherz, che hanno battuto in una finale tiratissima (forse la più equilibrata degli ultimi anni) i Leprotti. Complimenti ai nuovi/vecchi campioni, che anche in questa stagione hanno lasciato agli altri solo le briciole, dimostrando sempre un livello di gioco altissimo, e cominciando a raccogliere successi anche all’estero.