Un Pozzo senza fine!

Ci siamo: anche quest’anno, immancabile, siamo arrivati all’appuntamento con il Gamba de’ Legn, torneo che chiude la regular season e che fa da ultimo banco di prova prima dell’appuntamento principale dell’anno, quello con le Finali di Campionato.

L’anno scorso, in occasione di questo appuntamento, eravamo riusciti ad organizzarci in due squadre competitive, raccogliendo buoni risultati con entrambe; quest’anno, complice una stagione costellata decisamente da troppi infortuni, ci possiamo presentare con una squadra sola, ma sicuramente motivati a far bene.

Partendo dal presupposto che questo torneo non ha nessuna importanza in termini di punteggi per la classifica, visto che siamo saldamente al comando e nessuno può raggiungerci, possiamo giocare con la mente sgombra dall’obbligo del fare risultato, e possiamo concentrarci al meglio sul fare in campo le cose provate e riprovate in allenamento, sapendo che anche degli errori non comprometterebbero nulla (se non l’umore di Uto!).

Dopo una primavera abbastanza piovosa e fresca (un paradiso dal mio punto di vista), il sabato del torneo si preannuncia invece più “standard”, con afa e sole. Partiamo quindi carichi di gazebo e frighetti stracolmi di bevande idratanti, prontamente recuperate da Roby, nella speranza di ingraziarsi il mister. L’ingenuo non sa cosa lo attende: vista la rosa a disposizione, gli toccherà giocare in mezzo e amministrare il gioco, cosa che lo tranquillizza tantissimo!

Si aggiungono alla spedizione anche i lungo degenti Franco (quasi recuperato del tutto e autore delle infografiche identificative delle squadre avversarie) e Manu (ancora un po’ di pazienza e sarà a posto anche lei), che daranno supporto a bordo campo, gestendo i tempi e la registrazione dei punteggi, per non farci andare in ansia.

Manca invece la presidente, impegnata con gli scrutini a scuola: riuscirà il coach a rosicchiare le presenze che lo separano da lei?

Dimostrando delle doti per me inaspettate, tutte le raccomandazioni su orari e approccio al torneo vengono rispettate e alle 10:30 siamo pronti a scendere in campo. Ovviamente senza riscaldamento, che quello si sa… serve solo agli atleti.

VRT – Barbarians Dolcè

Dolcè si era iscritto al torneo, ma poi una serie di eventi gli impedisce di partecipare come squadra, ma si riescono comunque a presentare come Barbarians. Beneficiamo perciò di un primo turno relativamente agevole, perché si sa, è sempre difficile organizzarsi con persone con cui non ti alleni, e la prima partita è quella che ti serve per trovare la quadra della situazione.

Noi giochiamo al piccolo trotto, provando quello che ci siamo detti. Le cose funzionano, anche se dovranno poi essere verificate anche contro chi ha una difesa più strutturata. Non possiamo lamentarci comunque, e segniamo 8 mete tutte provando sempre a imbastire qualche movimento di squadra, senza mai sfruttare le iniziative personali. Subiamo una meta, evitabile, ma un calo di concentrazione può starci in questo caso. Risultato finale di 10-1 in virtù del bonus donne.

VRT – Venezia Touch

Il secondo incontro ci mette di fronte il Venezia, squadra creatosi da circa un anno, che ha iniziato a far vedere delle buone cose, ma spesso, soprattutto in difesa, commette ancora errori importanti. E noi siamo troppo esperti per non sfruttarli, soprattutto perché ci permettono di segnare delle mete relativamente semplici, che quindi ci facilitano la gestione della partita. E se c’è una cosa che ci piace, è quella di risparmiare le forze!

In questa partita bisogna segnalare che 6 mete sono state segnate dalle nostre ragazze, con 3 marcature di Moira, 2 mete per Martina e una per Stephanie. Unica nota “stonata”, la meta di Chuck, che non perde occasione per potersi sentire beato fra le donne!

Buon livello di attenzione in difesa invece, dove non concediamo nulla ai nostri avversari, nonostante qualche infrazione di troppo da parte nostra, che garantisce un sacco di possessi offensivi a Venezia.

Da segnalare una frase di incitamento da parte di Marci verso Roby: “Se la prossima volta non prendi il tocco, ti tiro un pugno”… Motivatore vero!

VRT – Touch Roma

Partita che servirà a definire la vincitrice del girone. A causa di un infortunio nell’incontro di esordio, Roma è costretta a giocare con solo 2 donne, perciò beneficiamo del bonus e tutto appare in discesa. Poi se entriamo in campo determinati e convinti, le cose non possono che prendere una sola direzione. Chiudiamo il primo tempo sul 3-0 con 3 mete di Gigi (cosa più unica che rara; sono andato a cercare quando ho segnato almeno 3 mete in una partita… era Gennaio 2013), ma purtroppo perdiamo Uto, che ha un problema alla schiena dopo aver raccolto un pallone da terra. Nel secondo tempo perdiamo un po’ di efficacia, subiamo la meta del 3-1, ma alla fine riusciamo a segnare anche noi con Stephanie, ottimamente servita da Marcello, tornato a pieno servizio dopo il problema al ginocchio e la contrattura.

Il risultato finale di 6-1 ci fa qualificare come migliore fra le prime e andiamo direttamente in semifinale. Abbiamo perciò un po’ di tempo per rilassarci e cercare di tamponare le abbronzature a strisce che stanno cominciando a vedersi sui nostri pallidi corpicini.

VRT – Treviso Knights

Temevo questo incrocio: purtroppo ho dimenticato a casa la coppa TRE-VE (quella vinta dalle ragazze delle due squadre nel 2021), quindi dobbiamo per forza vincere altrimenti il senso di colpa non mi abbandonerà più fino alla prossima occasione!

Entriamo in campo determinati e concentrati, cosa non scontata dopo la pausa lunga di cui abbiamo beneficiato.

Un paio di passaggi in avanti non ci permettono di aprire subito le marcature, ma poi Moira e Stephanie si inventano un bell’incrocio che manda in meta quest’ultima e il ghiaccio è rotto. Difendiamo benissimo un paio di attacchi trevigiani, e poi finalmente Marci vede approvato un suo passaggio verso Stephanie, che può raddoppiare. Il primo tempo però si chiude con la meta di Treviso, che accorcia le distanze e lascia il risultato in bilico.

La ripresa segue lo stesso copione, con noi che in difesa facciamo bene tutto quello che dobbiamo e non lasciamo opzioni ai nostri avversari. In attacco potremmo essere un po’ più cinici, ma alla fine riusciamo a segnare di nuovo con Stephanie che è pronta a ricevere un passaggio di Moira che si porta a spasso link e ala avversaria. Una volta sul 3-1 gestiamo un po’ i tempi senza spingere più di tanto e così poco prima della fine subiamo la meta del 3-2. Che ci sia di monito: mai pensare che sia fatta, o come diceva Yogi Berra (grande creatore di frasi ironiche ma spesso con grande significato) “Non è finita, finchè non è finita”.

Manca veramente troppo poco (grazie Manu per il servizio da cronometrista!), e così facciamo passare gli ultimi secondi di partita giocherellando a metà campo e riducendo il rischio a 0. Penso che i trevigiani non si fossero resi conto di essere in svantaggio e si aspettavano un drop-off, altrimenti non ci avrebbero lasciato questa libertà.

Fatto sta che andiamo in finale e posso passare le prossime settimane senza il rimorso di essermi scordato la coppa!

VRT – Brianza ToucherZ

E come spesso accade (quest’anno è la quarta volta), eccoci in finale contro i Brianza.

Nelle precedenti finali abbiamo avuto un approccio spesso rinunciatario. Quello che dobbiamo cambiare è sicuramente questa mentalità, perché ci sta perdere, ma bisogna comunque provare a giocarsela: in fondo si parte sempre sullo 0-0 (a parte a Varese, ma non stiamo a fare troppo i precisini…).

Scendiamo in campo e…. siamo tosti! Difesa stretta, supporto fra compagni, comunicazione, un po’ di aggressività. Rispetto alle ultime sfide, tutta un’altra partita.

Da segnalare alcune ottime chiusure difensive di Nicola e di Roby, eccellente presenza in campo di Chuck (che ha giocato un ottimo torneo), solito generosissimo contributo di Moira. Tutto questo si traduce in un primo tempo che si chiude sull’1-0 per i Brianza grazie ad una splendida meta all’ala, indifendibile, con qualche rimpianto per un nostro passaggio giudicato in avanti, che ci avrebbe consentito di finire in parità.

La pausa ci permette di fare il punto della situazione e renderci conto che questa volta la partita è ancora alla nostra portata. Sicuramente anche i nostri avversari si sono resi conto che devono ancora guadagnarsela la vittoria e anche loro entrano in campo estremamente motivati.

Il nostro primo attacco si chiude con un nulla di fatto, il loro attacco si chiude con la meta, ancora una volta grazie ad un perfetto passaggio lungo verso l’ala.

Non ci facciamo sconfortare, ma proseguiamo con il nostro gioco e anche noi riusciamo a segnare con Stephanie, nonostante una mano più che dolorante, che finalizza un’ottima azione orchestrata da Marcello. 2-1 e situazione ancora gestibile.

Delle buone difese nostre complicano tantissimo la vita ai brianzoli, che però alla fine trovano lo spazio giusto per il 3-1, beneficiando anche del fatto che Dile si è fatta male al ginocchio e rimane in campo stoicamente, anche se ormai fa fatica anche solo a camminare.

Subiamo anche la meta del 4-1, ma nonostante questo, a risultato ormai sfuggito, segniamo la meta del 4-2 finale grazie a Dario, perfettamente posizionato per ricevere il bel passaggio di Nico.

Risultato solito ma atteggiamento totalmente diverso: in qualche modo c’è una specie di soddisfazione, anche se alla fine si tratta pur sempre di una sconfitta.

Non c’è tempo per rimpianti e lamentele, perché si passa alle premiazioni, dove facciamo incetta di trofei. Stephanie vince il premio di top scorer femminile (7 mete per lei), Moira vince quello come migliore giocatrice del torneo e, udite udite, il miglior giocatore del torneo c’est moi! (ci sono grandi polemiche su questa assegnazione, perché dopo essere stato definito la mente della squadra, ora anche MVP… il mondo sta andando a rotoli! Comunque, per la cronaca, ho preso ben 2 voti su 12, tanto per chiarire l’unanimità a riguardo 😊).

Bene, qui si chiudono i racconti di campionato per quest’anno…

Ah no! Manca ancora una puntata. Non so cosa inventerò la prossima volta, ma spero che questa armata Brancaleone che siamo riesca a ispirarmi per poter scrivere un’altra bella storia su “Le fantastiche avventure del Verona Touch”. Ragazzi, conto su di voi!

P.S.: se qualcuno avesse avuto dubbi sulle infografiche: un Barbaro e un dolce, una gondola, il Colosseo, 3 visi e la Coppa TRE-VE, corona ferrea, autodromo e villa Reale

LiVuoiQueiKiwi?

Ogni tanto penso a quando smetterò di giocare e so che tante cose non mi mancheranno per nulla, prima fra tutte i dolori dopo il torneo. Poi però arrivano le trasferte lunghe, quelle belle, quando stai via per più di un giorno, e allora mi viene in mente che non ho nessuna intenzione di smettere e voglio giocare ancora per tanto tempo, almeno finché mi ritrovo attorno questi scappati di casa che ho la fortuna di definire compagni di squadra!

Il torneo de L’Aquila era già stato un successo l’anno scorso, e quest’anno, appena è apparso in calendario, ha riscosso subito grande adesione. Qualcuno sta ancora maledicendo gli amici che hanno fissato il matrimonio proprio nella data del torneo.

Dopo la positiva esperienza passata, si replica con il viaggio in pulmino, e così venerdì verso l’ora di pranzo comincia l’operazione di recupero della frazione veronese.

Pulmino VR a pieno carico

La frazione bresciana invece dedica l’intera giornata alla trasferta e la loro partenza è anticipata, in modo da avere anche tempo di fare pausa pranzo.

Il grosso inconveniente del viaggio è l’alluvione che ha colpito la Romagna: fidandoci di istruzioni alquanto confuse dei nostri navigatori, decidiamo comunque di imboccare l’A14, e la conseguenza è che siamo diventati fortissimi alle parole crociate: 4 ore di settimana enigmistica e siamo pronti a completare cruciverba anche senza leggere le definizioni.

Per fortuna che Vittoria aveva procacciato ottime cibarie e Franco aveva pensato bene di omaggiarci con un bel vassoio di cannoli: almeno a pancia piena la coda è passata in maniera tranquilla.

Il nostro ritardo scombussola tutti i piani della cena e della presa di possesso dell’alloggio, e quindi, mentre il pulmino targato BS arriva a l’Aquila in orario più che decente e riesce a rispettare tutti i piani, per il pulmino targato VR è possibile assalire i meritati arrosticini solo alle 22, dopo ben 10 ore di viaggio.

L’ingresso in casa poi è ancora più confusionario… ma scopriremo solo dalle recensioni se gli altri ospiti dell’alloggio si sono risentiti o ci hanno perdonato.

L’adorabile risveglio organizzato da Marcello sulle note della sveglia militare interrompe bruscamente il sonno dei giusti: il più contento è sicuramente Landino, che aveva pensato fosse una buona idea raggiungerci il giorno prima. “Dormo a L’Aquila, così il mattino non mi devo svegliare tanto presto per partire… sono già là!” Si, certo, e poi alle 7 del mattino ti ritrovi con una trombetta nel cervello e a pensare per quale squadra giocare l’anno prossimo!

Colazione, intrecciatura dei capelli per le ragazze, riempimento di borsoni, recupero di Tabone alla stazione e poi finalmente si può partire verso il campo!

Giustamente, in questa primavera dal sapore di Novembre, le nuvole che ci sovrastano non preannunciano nulla di buono, e infatti la pioggia non tarda ad arrivare. Il campo però sembra in condizioni accettabili. Speriamo non aumenti la pioggia e vediamo finché dura.

Un po’ controvoglia andiamo a cambiarci e siamo pronti per il riscaldamento. Tra i tantissimi riscaldamenti fatti male in questi anni, questo si posizione nella top 3, particolarmente pessimo e lasciato alla libera iniziativa. Ok, ci scalderemo come al solito in partita.

VRT – L’Aquila Touch

Subito una partita impegnativa, per rompere il ghiaccio al torneo.

Il campo pesante mette in difficoltà entrambe le squadre, ma probabilmente noi ci adattiamo meglio, visto che di solito la velocità non è il nostro punto forte. La partita si apre con una bella meta di Fede innescato da Marcello, poi ci pensa Uto (alla quattrocentesima presenza) a raddoppiare su assist di Moira (per lei presenza numero 100!). Primo tempo concluso al piccolo trotto, senza subire particolari pericoli.

La ripresa è identica all’avvio, con la meta del 3-0 nata nuovamente dall’intesa Marci-Fede. Ci pensa poi Moira a chiudere i conti con la meta che ci porta sul 4-0, punteggio con cui si chiuderà l’incontro.

Bagnati e infangati possiamo andare a rifugiarci sotto le tribune, in attesa dell’incontro successivo.

VRT – Toccati

Prima ho scritto che il terreno pesante ci favorisce perché la velocità non è la nostra arma migliore. Bhe, qualcuno forse non si è accorto del campo su cui stiamo giocando e ha deciso di sprigionare la massima potenza: ed è così che Fede va a segnare la prima meta contro i Toccati, partendo praticamente dai nostri 7 metri e superando in accelerazione tutti i difensori avversari. Seguono poi le mete di Gigi e Moira (2 volte) che ci fanno chiudere il primo tempo sul 4-0.

Nel secondo tempo tendiamo a gestire la partita e spingiamo decisamente meno, ma riusciamo comunque ad arrotondare il punteggio ancora con Gigi e poi con Uto.

VRT – TurtleIn

Dopo la pausa lunga ci attende la partita contro la squadra modenese, che deciderà i vincitori del girone.

Per riattivarci, sulle note della musica mandata sui campi si improvvisa una sessione di zumba che riscuote un discreto successo e ci permette quantomeno di scendere in campo se non come delle eleganti farfalle, almeno non nello stato di crisalidi immobilizzate.

La partita è più combattuta e ci sono meno spazi per le sortite solitarie. Ci vuole un po’ prima di scardinare la difesa emiliana, ma alla fine è Lollo a trovare il passaggio giusto per mettere Martina nelle condizioni di segnare.

Ancora Lollo si trova a smistare palloni importanti e regala un assist a Nicola, che ci permette di allungare. Subiamo la meta del 2-1 poco prima dell’intervallo, ma nella ripresa non ci sono cali di concentrazione che possono mettere a rischio la partita, anzi abbiamo spesso noi il pallino del gioco e la possibilità di segnare ancora. Alla fine ci portiamo sul 3-1 grazie a Moira (e al movimento senza palla di Vitto che si porta via un difensore). Partita chiusa e primo posto conquistato.

VRT – ProSabina

Ultima partita del girone, giocata su un campo sempre più pesante. Proseguiamo con il nostro gioco altalenante, ma oggi qualche giustificazione ci può stare. Apriamo le marcature con Gigi, che sembra franare al suolo anziché tuffarsi, poi altra meta di Moira, imbeccata dal solito Nico, quindi finalmente anche Tabo mette il suo nome fra i marcatori, dopodichè inizia il suo show Fede, che segna per tre volte continuando a galoppare sul capo senza accorgersi del fango melmoso che ha tutto attorno. La meta finale la segna Vitto, su suggerimento di Uto, unica meta segnata dalle ali in questo torneo, a riprova del fatto che fosse particolarmente complicato anche pensare di giocare con i passaggi lunghi. Risultato finale di 11-1 grazie anche al bonus di cui potevamo beneficiare.

Girone chiuso in testa con solo 2 mete subite. Gioco a singhiozzo, alcune volte un po’ scolastici, ma tutto sommato, considerando anche le condizioni meteo, non possiamo lamentarci troppo.

VRT – Mezzo&Mezzo

Come a Modena, ci ritroviamo in semifinale ad affrontare i Mezzi. A differenza di Modena però questa volta la partita è molto più combattuta. Il fango, che ormai la fa da padrone sul campo, rende tutto estremamente complesso: correre, fermarsi per il roll ball, passare il pallone e riceverlo: non c’è niente di scontato e bisogna fare attenzione ai singoli dettagli.

Dopo qualche situazione un po’ controversa, passiamo in vantaggio grazie a Fede, che intercetta un passaggio avversario e può correre solitario verso la meta.

Proviamo a segnare nuovamente ma qualche fischio arbitrale a nostro sfavore non ci permette di raddoppiare, fino a che poco prima dell’intervallo, subiamo il pareggio.

Iniziamo a innervosirci, perché a nostro parere le mete le avremmo fatte e alcune decisioni arbitrali non ci hanno propriamente convinto. È l’errore più grave che possiamo fare, perché così, invece che giocare alla nostra maniera, cerchiamo di forzare le situazioni. La partita diventa brutta e rischia anche di incattivirsi.

Alla fine, riusciamo a segnare con Lollo, ben servito da Martina. Dopodiché, una serie di belle difese convinte e avanzanti mettono in difficoltà i nostri avversari che non riescono più a trovare spazi per rendersi pericolosi e riusciamo a portare a casa una partita giocata male, dove ci siamo lasciati trasportare dal nervosismo.

VRT – Brianza Toucherz

E si va di nuovo in finale contro i Brianza.

Ecco, non posso non dirlo, ma se giochiamo con questo atteggiamento possiamo continuare a perdere per i prossimi 9 anni. Ci sono sempre tutte le giustificazioni del caso, la stanchezza, il freddo, il fango, il campo pesante, però come vale per noi, vale anche per loro. Non è giusto arrivare alla finale e giocare pensando di avere già perso. Invece è quello che abbiamo fatto. Magari mi sbaglio, ed è stata solo un’impressione mia e abbiamo comunque giocato al massimo delle nostre possibilità, però per me potevamo fare di più.

Loro ancora una volta si sono presentati con una squadra ridotta all’osso, composta da solo 7 giocatori. E noi come al solito ci siamo adeguati al loro ritmo. Ma se noi abbiamo la possibilità di fare i cambi, perché non proviamo a difendere un po’ più aggressivi? Perché non proviamo a spingere un po’ di più sulle risalite? Perché non tentiamo degli scarichi per far correre e stancare loro, ma invece andiamo quasi passivamente e in automatico al tocco dove ci aspettano loro? Finché saremo così rinunciatari, è difficile pensare che il risultato potrà essere diverso.

E quindi, nonostante ci siamo comportati anche abbastanza bene in difesa, in attacco siamo stati praticamente nulli. Il risultato finale è un 5-1 (meta di Fede ancora una volta) e soprattutto l’ennesima sconfitta di una serie che sta diventando lunghissima.

Vabbè, inutile stare a scriverne, i discorsi li faremo a voce nei prossimi giorni.

Altro torneo incamerato, altro secondo posto, chiuderemo ufficialmente la stagione in testa al ranking, e questo sia perché abbiamo partecipato praticamente a tutti i tornei, ma soprattutto perché siamo stati veramente costanti nei risultati: finora due vittorie, tre secondi, un terzo e un quarto posto.

Ma lo spettacolo vero è cominciato dopo la fine del torneo. Intanto, alle premiazioni, Fede riceve un meritato riconoscimento in quanto miglior marcatore di giornata (con 8 mete). Poi al terzo tempo si scatena il delirio: non ricordo una festa così esaltante, dove addirittura Uto arriva a ballare! Ma il re della pista è sicuramente Chuck e il suo maglioncino. Menzione d’onore anche per Fede (MVP assoluto della trasferta!).

La giornata termina a tarda notte (o mattino presto), mangiando brioches al freddo della notte aquilana (e sappiamo tutti cosa provoca il freddo allo stomaco…).

C’è solo il tempo per appoggiare le teste sui cuscini che Marcello suona di nuovo la sveglia e richiama all’ordine gli occupanti del pulmino BS, che prendono la via di casa molto presto.

Il pulmino VR invece se la prende con molta calma e dopo una abbondante colazione e una astuta strategia di viaggio, si permette anche il lusso di fare i turisti lungo le vie in salita di Arezzo: proprio quello che ci vuole dopo un torneo nel fango e una nottata passata a ballare.

Dopo aver scaricato Stephanie e Tabo a Bologna, anche per il secondo pulmino il viaggio si chiude, ma spero sia solo questo viaggio specifico a finire, perché di strada ne possiamo fare ancora parecchia!

Vittoria al MO-Touch 05!!

Certe volte è veramente difficile convincersi che l’allenarsi con costanza sia un requisito fondamentale per raggiungere certi risultati… Ovviamente è un’esagerazione, però i risultati parlano da soli: tra aprile e maggio, su 10 giornate di allenamento, siamo riusciti a farne solo 5, di cui solo una volta al completo. E nel mentre abbiamo giocato a Bassano (vittoria), a Sesto (secondo posto finale) e poi a Modena. E i risultati sono stati più che soddisfacenti… tutto merito dell’allenamento, no?

Ed in realtà la risposta è assolutamente sì, tutto merito dell’allenamento, perché se pur non riuscendo ad allenarci con continuità poi ai tornei le cose funzionano, è proprio grazie a tutto quel fieno che hai messo in cascina alla fine dell’estate che puoi far passare l’inverno senza grossi pensieri.

Quando tutti sanno come stare in campo, anche se giocano in ruoli non abituali, anche se hanno al fianco non il solito compagno, anche se la forma fisica è quella che è, e comunque si ottengono delle prestazioni come al torneo di Modena, allora è segno che il lavoro fatto è entrato nella testa e negli automatismi dei singoli giocatori.

Senza anticipare troppe cose, cominciamo con il dire che dopo non so più quanti anni, per la prima volta i Brianza Toucherz non vincono un torneo di campionato a cui partecipano. Già questo, da solo, renderebbe la giornata memorabile. Certo, ci sono mille motivazioni che spiegano la cosa, ma avendo vinto tornei giocando in 6, da loro ci si aspetta sempre anche l’impossibile.

Altra cosa memorabile, è il ritorno in campo di Mario, che coglie l’occasione per condividere con tutta la squadra anche un altro lieto annuncio!

E poi la grande ricomparsa sui campi, anche se in veste di organizzatori, di Fabrizio e Nicola, due touchers della primissima ora, che non hanno fatto mancare il loro contributo alla giornata organizzata dai TurtleIn, che dopo qualche anno di sosta ripropongono il loro torneo nell’ottima cornice dei campi del Modena Rugby.

Per l’occasione, torneo a 15 squadre, quindi giornata particolarmente impegnativa dal punto di vista fisico, con 46 partite giocate con il primo vero caldo di stagione.

VRT – Parabiago Touch

Esordio di giornata contro i milanesi, al secondo torneo di stagione dopo l’esordio sestese.

Come da nostra tradizione più consolidata, il riscaldamento lo facciamo in partita, quindi, definire i ritmi “bassi” è decisamente un complimento.

Ma se la corsa non è pervenuta, per lo meno ci sono delle buone iniziative dei singoli, e allora bisogna attendere poco per la prima palla gestita da Mattia che, con un agile cambio di direzione, apre voragini per lanciare Moira in meta. Poi ci pensa Uto a servire palloni invitanti a Stephanie e Mattia, prima della meta segnata da Martina, che si invola lungo la linea laterale fino in meta, dopo aver eluso la non proprio perfetta difesa dell’ala avversaria.

A parte il risultato, si può considerare quantomeno sufficiente l’approccio difensivo della squadra, che non ha mai concesso opzioni facili agli avversari.

Certo, bisogna mettere un po’ di gamba perché la partita sembrava proprio giocata alla moviola, ma tutto sommato, per adesso può bastare.

In ogni modo, questa partita è da incastonare nella storia della squadra per la quattrocentesima presenza di Claudia in maglia Verona Touch (e anche oggi non si vedono cambi all’orizzonte…)!

VRT – ProSabina

Altra partita contro una squadra creatasi da poco. Beneficiamo del bonus per le donne, quindi la partita comincia direttamente in rampa di lancio.

Al primo affondo, Lollo distribuisce un comodo assist a Gigi che deve solo appoggiare la palla a terra. Poi è Mario che si infila nel canale giusto e si involta direttamente in meta partendo dalla sua trequarti. Seguono, nell’ordine, le mete di Moira (2), Martina, Roby, Lollo e Stephanie, per un risultato finale che dice 8 mete per noi e nessuna per i nostri avversari.

Buona partita soprattutto per provare i nostri movimenti di attacco, fatti bene anche se in maniera ancora scolastica.

VRT – TurtleIn

Partita fondamentale per il nostro percorso di giornata. I TurtleIn padroni di casa schierano la squadra al gran completo e arrivano al torneo convinti dei propri mezzi, sapendo di poter ben figurare, mentre noi dobbiamo ancora attivarci pienamente, dopo le prime due partite disputate a ritmi soporiferi.

Scendiamo in campo coscienti di questo e dopo qualche cambio di possesso, riusciamo a portarci in vantaggio con Lollo che può tuffarsi in meta, ben assistito da Roby. Un paio di difese convincenti fanno capire ai nostri avversari che dovranno sudarsi la partita, poi è Moira che riesce a raddoppiare, dopo che Mattia riesce a eludere la difesa del suo diretto marcatore.

I padroni di casa non ci stanno a lasciarci vita facile e riescono a trovare un buon canale di corsa che scardina la nostra difesa e riaprono la partita.

Senza troppi patemi, comunque, ci rimettiamo a organizzare il nostro gioco e alla fine riusciamo a segnare con Stephanie, bravissima a ricevere un bel passaggio lungo di Lollo.

Continuiamo a creare potenziali occasioni, anche se a volte siamo troppo leziosi e invece di provare a segnare, cerchiamo sempre il passaggio per il compagno, facendo cadere parecchi palloni senza portare a casa nulla e lasciando il risultato ancora in bilico. E così i nostri avversari riescono a segnare la seconda meta, che riapre completamente la partita.

Invece che buttarci disordinatamente all’arrembaggio finale, questa volta cerchiamo di gestire il pallone e il tempo, e infatti riusciamo ad arrivare alla sirena finale senza correre grossi rischi, incamerando un’altra vittoria, in una partita un po’ più combattuta rispetto le precedenti.

VRT – Dolcè

Ultima partita del girone, a qualificazione già conquistata, è il derby contro i ragazzi di Dolcè.

Anche in questo incontro beneficiamo del bonus, quindi cominciamo con una certa serenità per il risultato finale.

In realtà al primo affondo siamo immediatamente efficaci e passiamo in vantaggio con la meta di Roby. Dopo il possesso dei nostri avversari, risaliamo il campo, e replichiamo l’azione precedente, andando di nuovo in meta con Roby ben servito da Lollo.

In difesa non sbagliamo nulla, riconquistiamo la palla e una volta arrivati in zona rossa avversaria, questa volta a marcare è Gigi, che riceve palla ancora una volta da un incontenibile Lorenzo.

Uno dei pochissimi errori di giornata in difesa porta alla meta dei nostri avversari, ma la nostra reazione non lascia spazio a idee di rimonta: ci ributtiamo in avanti e segniamo con Mattia ben supportato da Uto, prima della meta finale segnata da Martina che riceve un comodo passaggio di Lollo, ben posizionatosi dopo che Gigi aveva assorbito i difensori con la sua corsa ad allargare il campo.

Il 7-1 finale ci consente di chiudere il girone con 24 mete segnate e solo 3 mete subite: veramente niente male.

Il primo posto nel girone ci permette di saltare un turno di gioco e accedere direttamente alla semifinale.

Abbiamo un bel po’ di pausa, dove possiamo rilassarci all’ombra del gazebo, gongolando per le doti affaristiche di Leo e Anna che improvvisano una session di tatuaggi, appiccicando minipony e unicorni colorati sulla pelle degli altri giocatori.

Prima della nostra semifinale abbiamo anche modo di fare un po’ di riscaldamento per riattivare le gambe e soprattutto la testa. Nel frattempo, si sono aggiunti anche Marcello e Nicola, quindi siamo a ranghi completi per le due partite decisive.

VRT – Mezzi&Mezzi

I nostri avversari in semifinale sono i bassanesi, che hanno disputato un eccellente girone, riuscendo a strappare un pareggio contro i Brianza Toucherz e chiudendo al primo posto la loro poule. Hanno però giocato una partita in più, il play-off di accesso alla semifinale e hanno quindi 20 minuti di corsa in più nelle gambe.

La partita ci vede iniziare all’attacco e sul primo affondo siamo subito micidiali: tocco sui sette metri, difensori che perdono i riferimenti del campo e Lollo può fare comodo passaggio a Gigi che si trova libero sulla linea di meta, pronto a marcare l’1-0.

A questo punto inizia lo show di Mattia, che ogni volta che ha palla in attacco, crea pericoli. Deve solo trovare i passaggi decisivi giusti, e così raddoppiamo con Stephanie, poi ci portiamo sul 3-0 grazie a Moira e infine serve sulla corsa anche Marcello, che può festeggiare il ritorno al touch giocato con una marcatura.

Il primo tempo si chiude così, con i nostri avversari che sono sembrati un po’ rinunciatari, quasi soddisfatti di quello che avevano già fatto e ottenuto.

Riprende la partita e mettiamo in mostra una convincente organizzazione difensiva, dove nonostante un’esclusione per tre falli, riusciamo a contenere efficacemente gli attacchi avversari, senza subire nessuna meta. Ribaltamento di fronte, ed ecco che Marcello può mettere in mostra il pezzo forte della casa: la dispensazione di assist! E così Moira può portarci sul 5-0.

Uto comincia a fare qualche cambio di coppie di giocatori e perdiamo un po’ di automatismi. In più iniziamo ad essere affaticati anche noi, e così subiamo la meta del 5-1 a causa di un fuorigioco.

Se in difesa cominciamo ad arrancare, in attacco continuiamo ad essere estremamente efficaci, e così Nicola si trova con un facile pallone da consegnare a Claudia per la sesta meta.

C’è ancora tempo per qualche attacco degli avversari, che riescono a segnare la meta del conclusivo 6-2 poco prima della sirena finale.

Nel complesso una prestazione convincente, anche se i Mezzi hanno giocato a ritmi estremamente più bassi del loro solito, e questo sicuramente ci ha avvantaggiato (anche se potrebbero aver giocato così perché magari li abbiamo messi in difficoltà non concedendogli spazi dove attaccare…).

VRT – Scambio di Lingue

Ed eccoci di nuovo ad affrontare i padovani! Quest’anno è successo parecchie volte e il bilancio è in equilibrio: abbiamo perso a Padova e Napoli, abbiamo vinto a Varese e Bassano. Questa volta però è in palio la vittoria del torneo.

Intanto cominciamo col dire che se sono arrivati in finale, qualcosa di grosso è successo: hanno battuto i Brianza! Una delle rarissime occasioni in cui i campionissimi in verde non raggiungono la finale. Quindi grande merito ai ragazzi degli Scambio, che hanno già compiuto una mezza impresa. Ci siamo solo di noi a separarli da un torneo trionfale.

Poi, guardando la rosa a disposizione, non posso non usare l’immagine che ha mandato Mattia (e per cui ho riso tantissimo), presa dal capolavoro di Ben Stiller “Palle al Balzo”.

Cit: Come mi immagino ogni volta noi vs gli Scambio

A parte qualche individualità, noi siamo veramente degli “Average Joe”, anche di una certa età (solo per le statistiche, l’età media nostra al torneo è di 34 anni), mentre loro sono sicuramente più giovani e atletici di gran parte di noi.

E infatti quello che dobbiamo evitare è proprio l’andare a sfidarli sull’uno contro uno, dove saremmo in chiaro svantaggio, ma dobbiamo invece sfruttare l’unica arma in nostro possesso: il gioco di squadra. Se ognuno di noi si convince di essere fondamentale per il gruppo, si fida del compagno, sa che il suo compagno conta su di lui, allora si possono superare anche le sfide più impegnative e ribaltare i pronostici.

Poi tante volte non sarà sufficiente per vincere, ma terminare una partita sapendo di aver dato il massimo per i tuoi amici, che hanno fatto lo stesso per te, bhe, forse in qualche modo può darti grandi soddisfazioni lo stesso.

La finale è giocata veramente bene da entrambe le squadre. Il ritmo di gioco non è folle, ma c’è una grande intensità da entrambe le parti. Loro sono effettivamente molto più rapidi di noi, ma mantenendo la difesa stretta, con i giusti supporti, non concediamo mete semplici e devono sempre inventarsi qualcosa di diverso per rendersi pericolosi. Sono i primi a passare in vantaggio, ma sulla ripartenza bella combinazione a due Lollo-Gigi e pareggio immediato. Conteniamo il loro attacco, andiamo ai cambi e il sestetto entrante non riesce a marcare. Subiamo il 2-1, ma di nuovo, una volta che la palla arriva in zona pericolosa, sono le mani di Lollo a trovare il passaggio giusto all’ala, con Stephanie che può segnare comodamente.

Avanzamento padovano, mediano che buca in area di meta, un po’ troppa confusione e palla che arriva ad un attaccante lasciato colpevolmente solo in uno dei pochissimi veri errori difensivi della partita. La meta subita non scalfisce la nostra motivazione e il pareggio è immediato e spettacolare, con Lollo, ancora una volta fondamentale, che fa un passaggio di oltre 25 metri verso l’ala, per un’accorrente Stephanie che riceve e in tuffo riesce a schiacciare un attimo prima che l’ala difensiva riesca a chiudere. Situazione da spellarsi le mani dagli applausi, sia per gli attaccanti che per i difensori, perché veramente è stato fatto tutto benissimo da tutti!

Un bellissimo primo tempo si chiude sul 3-3, e come è giusto che sia lascia aperte le porte a qualsiasi risultato.

Riprende la partita e stavolta siamo i primi a segnare: buona palla giocata sui 7 metri da Marcello, che manda Mattia al tocco, gli riconsegna palla, Mattia attacca la linea e un attimo prima di essere chiuso dal difensore, scarica su Moira, che ha una bella corsa di tagli che attrae quel tanto che basta l’ala avversaria per creare lo spazio a Stephanie, che a quel punto deve solo ricevere il passaggio finale per la meta. Il pareggio è frutto di un po’ di sfortuna quando il nostro difensore inciampa e finisce a terra, lasciando uno spazio troppo invitante per i nostri avversari per non sfruttarlo. Ci ributtiamo in avanti e creiamo un’altra ottima situazione che potrebbe concretizzarsi in una meta ma il pallone sfugge dalle nostre mani proprio sull’ultimo passaggio. Buona difesa che ci fa riguadagnare possesso e sulla risalita beneficiamo di 6 tocchi aggiuntivi che ci permettono di piazzarci nella loro metà campo. Lollo finta giocata veloce con Gigi, ma poi attacca dall’altro lato cogliendo la difesa in controtempo, e ha così modo di servire palla a Uto che può mettere il suo nome fra i marcatori della finale.

Sembriamo riuscire a difendere il vantaggio, ma poi anche loro inventano un bel passaggio che ci mette fuori causa e siamo di nuovo in parità.

Ci ributtiamo in avanti, senza nemmeno sapere quanto manchi, ma con l’unica idea di evitare ad ogni costo un drop off. Portiamo palla in su, niente di fatto, conteniamo il loro attacco, riguadagniamo il possesso, e ci portiamo verso l’out di sinistra. Il pallone torna in mezzo, tocco, ancora grande finta di Lorenzo, che sembra voler attaccare da solo, ma dopo aver assorbito centro e link, scarica per Uto che può segnare in tuffo!

A questo punto manca veramente poco alla fine, e con una bella difesa a ranghi serrati li obblighiamo a un passaggio forzato che finisce a terra mentre il suono della sirena sancisce il termine dell’incontro.

Bellissima partita giocata alla pari dalle due squadre, che poteva concludersi con ogni risultato! E finalmente si è visto anche un discreto livello di gioco e una buona intensità per tutto l’incontro, cosa che spesso manca alle partite giocate in Italia.

Tra di noi, prestazione mostruosa di Lollo, che da infallibile finalizzatore si sta sempre di più trasformando in regista della squadra. Dispensa assist per tutta la giornata (5 solo in finale), è il primo a farsi sentire in campo facendo sempre sapere ai compagni dove si trova, cosa vuole fare ed è sempre pronto a supportare e dare una mano in copertura. Nonostante la forma fisica non sia al top, fa tutto quello che deve non mollando di un centimetro e non lasciando mai la squadra senza il suo prezioso contributo. Anche Roby gioca un gran torneo, riuscendo quasi sempre a evitare le sue galoppate a tagliare il campo, ma correndo invece negli spazi giusti, con il tempismo necessario a diventare pericoloso. In difesa poi praticamente perfetto: saranno anche le dimensioni che incutono timore, ma dalla sua parte non passa nessuno.

Ottima anche la partita di Mattia, a cui per una volta non è stato richiesto il doppio ruolo di assist man e marcatore e ha potuto giocare con meno peso sulle spalle.

Per le donne, non so cos’altro aggiungere a quello che dico e scrivo da mesi: Claudia e Stephanie che hanno giocato le 6 partite senza mai un cambio e non hanno mai mancato l’appuntamento con una ricezione di passaggio, una chiusura o un sostegno sui drive; Moira solita macchina da touch, inarrestabile quando decide che vuole segnare: per fermarla devi solo sperare che non si accorga di essere in area di meta. E quando non segna, di sicuro si inventa l’assist decisivo per il compagno; Martina che si ritrova a giocare link solo da un paio di mesi, con pochissimi allenamenti, e sembra occupare quella posizione da sempre. In attacco puntuale sia a supporto che per marcare mete, in difesa altro pilastro del muro difensivo, bravissima a seguire il centro negli scivolamenti laterali.

Per la squadra questo risultato significa quasi primo posto matematico nel ranking (alcuni premi Nobel che hanno partecipato alla definizione del calcolo dei punteggi hanno concordato nel dire che dobbiamo fare circa 65 punti in due tornei), ma spero soprattutto che significhi qualcosa per le teste di noi giocatori: c’è una regola che cerco sempre di applicare (anche perché quando non lo faccio è sempre un problema) che dice che non bisogna mai farsi illusioni, però non bisogna mai smettere di credere che quello che facciamo possa portare a qualcosa. Ecco, siamo a quel punto in cui non dobbiamo illuderci, ma dobbiamo renderci conto che si può provare a pensare in grande. Poi le cose andranno sempre come devono andare, non possiamo decidere noi, ma quello che possiamo fare è metterci nelle condizioni ideali per fare del nostro meglio.

E adesso testa a L’Aquila!

Notevole il fatto che Roby sia l’unico a guardare la fotocamera, Dario ammiri l’orizzonte e gli altri stiano fissando un non meglio precisato punto dello spazio dove evidentemente accadevano cose…