Ogni tanto penso a quando smetterò di giocare e so che tante cose non mi mancheranno per nulla, prima fra tutte i dolori dopo il torneo. Poi però arrivano le trasferte lunghe, quelle belle, quando stai via per più di un giorno, e allora mi viene in mente che non ho nessuna intenzione di smettere e voglio giocare ancora per tanto tempo, almeno finché mi ritrovo attorno questi scappati di casa che ho la fortuna di definire compagni di squadra!

Il torneo de L’Aquila era già stato un successo l’anno scorso, e quest’anno, appena è apparso in calendario, ha riscosso subito grande adesione. Qualcuno sta ancora maledicendo gli amici che hanno fissato il matrimonio proprio nella data del torneo.

Dopo la positiva esperienza passata, si replica con il viaggio in pulmino, e così venerdì verso l’ora di pranzo comincia l’operazione di recupero della frazione veronese.

Pulmino VR a pieno carico

La frazione bresciana invece dedica l’intera giornata alla trasferta e la loro partenza è anticipata, in modo da avere anche tempo di fare pausa pranzo.

Il grosso inconveniente del viaggio è l’alluvione che ha colpito la Romagna: fidandoci di istruzioni alquanto confuse dei nostri navigatori, decidiamo comunque di imboccare l’A14, e la conseguenza è che siamo diventati fortissimi alle parole crociate: 4 ore di settimana enigmistica e siamo pronti a completare cruciverba anche senza leggere le definizioni.

Per fortuna che Vittoria aveva procacciato ottime cibarie e Franco aveva pensato bene di omaggiarci con un bel vassoio di cannoli: almeno a pancia piena la coda è passata in maniera tranquilla.

Il nostro ritardo scombussola tutti i piani della cena e della presa di possesso dell’alloggio, e quindi, mentre il pulmino targato BS arriva a l’Aquila in orario più che decente e riesce a rispettare tutti i piani, per il pulmino targato VR è possibile assalire i meritati arrosticini solo alle 22, dopo ben 10 ore di viaggio.

L’ingresso in casa poi è ancora più confusionario… ma scopriremo solo dalle recensioni se gli altri ospiti dell’alloggio si sono risentiti o ci hanno perdonato.

L’adorabile risveglio organizzato da Marcello sulle note della sveglia militare interrompe bruscamente il sonno dei giusti: il più contento è sicuramente Landino, che aveva pensato fosse una buona idea raggiungerci il giorno prima. “Dormo a L’Aquila, così il mattino non mi devo svegliare tanto presto per partire… sono già là!” Si, certo, e poi alle 7 del mattino ti ritrovi con una trombetta nel cervello e a pensare per quale squadra giocare l’anno prossimo!

Colazione, intrecciatura dei capelli per le ragazze, riempimento di borsoni, recupero di Tabone alla stazione e poi finalmente si può partire verso il campo!

Giustamente, in questa primavera dal sapore di Novembre, le nuvole che ci sovrastano non preannunciano nulla di buono, e infatti la pioggia non tarda ad arrivare. Il campo però sembra in condizioni accettabili. Speriamo non aumenti la pioggia e vediamo finché dura.

Un po’ controvoglia andiamo a cambiarci e siamo pronti per il riscaldamento. Tra i tantissimi riscaldamenti fatti male in questi anni, questo si posizione nella top 3, particolarmente pessimo e lasciato alla libera iniziativa. Ok, ci scalderemo come al solito in partita.

VRT – L’Aquila Touch

Subito una partita impegnativa, per rompere il ghiaccio al torneo.

Il campo pesante mette in difficoltà entrambe le squadre, ma probabilmente noi ci adattiamo meglio, visto che di solito la velocità non è il nostro punto forte. La partita si apre con una bella meta di Fede innescato da Marcello, poi ci pensa Uto (alla quattrocentesima presenza) a raddoppiare su assist di Moira (per lei presenza numero 100!). Primo tempo concluso al piccolo trotto, senza subire particolari pericoli.

La ripresa è identica all’avvio, con la meta del 3-0 nata nuovamente dall’intesa Marci-Fede. Ci pensa poi Moira a chiudere i conti con la meta che ci porta sul 4-0, punteggio con cui si chiuderà l’incontro.

Bagnati e infangati possiamo andare a rifugiarci sotto le tribune, in attesa dell’incontro successivo.

VRT – Toccati

Prima ho scritto che il terreno pesante ci favorisce perché la velocità non è la nostra arma migliore. Bhe, qualcuno forse non si è accorto del campo su cui stiamo giocando e ha deciso di sprigionare la massima potenza: ed è così che Fede va a segnare la prima meta contro i Toccati, partendo praticamente dai nostri 7 metri e superando in accelerazione tutti i difensori avversari. Seguono poi le mete di Gigi e Moira (2 volte) che ci fanno chiudere il primo tempo sul 4-0.

Nel secondo tempo tendiamo a gestire la partita e spingiamo decisamente meno, ma riusciamo comunque ad arrotondare il punteggio ancora con Gigi e poi con Uto.

VRT – TurtleIn

Dopo la pausa lunga ci attende la partita contro la squadra modenese, che deciderà i vincitori del girone.

Per riattivarci, sulle note della musica mandata sui campi si improvvisa una sessione di zumba che riscuote un discreto successo e ci permette quantomeno di scendere in campo se non come delle eleganti farfalle, almeno non nello stato di crisalidi immobilizzate.

La partita è più combattuta e ci sono meno spazi per le sortite solitarie. Ci vuole un po’ prima di scardinare la difesa emiliana, ma alla fine è Lollo a trovare il passaggio giusto per mettere Martina nelle condizioni di segnare.

Ancora Lollo si trova a smistare palloni importanti e regala un assist a Nicola, che ci permette di allungare. Subiamo la meta del 2-1 poco prima dell’intervallo, ma nella ripresa non ci sono cali di concentrazione che possono mettere a rischio la partita, anzi abbiamo spesso noi il pallino del gioco e la possibilità di segnare ancora. Alla fine ci portiamo sul 3-1 grazie a Moira (e al movimento senza palla di Vitto che si porta via un difensore). Partita chiusa e primo posto conquistato.

VRT – ProSabina

Ultima partita del girone, giocata su un campo sempre più pesante. Proseguiamo con il nostro gioco altalenante, ma oggi qualche giustificazione ci può stare. Apriamo le marcature con Gigi, che sembra franare al suolo anziché tuffarsi, poi altra meta di Moira, imbeccata dal solito Nico, quindi finalmente anche Tabo mette il suo nome fra i marcatori, dopodichè inizia il suo show Fede, che segna per tre volte continuando a galoppare sul capo senza accorgersi del fango melmoso che ha tutto attorno. La meta finale la segna Vitto, su suggerimento di Uto, unica meta segnata dalle ali in questo torneo, a riprova del fatto che fosse particolarmente complicato anche pensare di giocare con i passaggi lunghi. Risultato finale di 11-1 grazie anche al bonus di cui potevamo beneficiare.

Girone chiuso in testa con solo 2 mete subite. Gioco a singhiozzo, alcune volte un po’ scolastici, ma tutto sommato, considerando anche le condizioni meteo, non possiamo lamentarci troppo.

VRT – Mezzo&Mezzo

Come a Modena, ci ritroviamo in semifinale ad affrontare i Mezzi. A differenza di Modena però questa volta la partita è molto più combattuta. Il fango, che ormai la fa da padrone sul campo, rende tutto estremamente complesso: correre, fermarsi per il roll ball, passare il pallone e riceverlo: non c’è niente di scontato e bisogna fare attenzione ai singoli dettagli.

Dopo qualche situazione un po’ controversa, passiamo in vantaggio grazie a Fede, che intercetta un passaggio avversario e può correre solitario verso la meta.

Proviamo a segnare nuovamente ma qualche fischio arbitrale a nostro sfavore non ci permette di raddoppiare, fino a che poco prima dell’intervallo, subiamo il pareggio.

Iniziamo a innervosirci, perché a nostro parere le mete le avremmo fatte e alcune decisioni arbitrali non ci hanno propriamente convinto. È l’errore più grave che possiamo fare, perché così, invece che giocare alla nostra maniera, cerchiamo di forzare le situazioni. La partita diventa brutta e rischia anche di incattivirsi.

Alla fine, riusciamo a segnare con Lollo, ben servito da Martina. Dopodiché, una serie di belle difese convinte e avanzanti mettono in difficoltà i nostri avversari che non riescono più a trovare spazi per rendersi pericolosi e riusciamo a portare a casa una partita giocata male, dove ci siamo lasciati trasportare dal nervosismo.

VRT – Brianza Toucherz

E si va di nuovo in finale contro i Brianza.

Ecco, non posso non dirlo, ma se giochiamo con questo atteggiamento possiamo continuare a perdere per i prossimi 9 anni. Ci sono sempre tutte le giustificazioni del caso, la stanchezza, il freddo, il fango, il campo pesante, però come vale per noi, vale anche per loro. Non è giusto arrivare alla finale e giocare pensando di avere già perso. Invece è quello che abbiamo fatto. Magari mi sbaglio, ed è stata solo un’impressione mia e abbiamo comunque giocato al massimo delle nostre possibilità, però per me potevamo fare di più.

Loro ancora una volta si sono presentati con una squadra ridotta all’osso, composta da solo 7 giocatori. E noi come al solito ci siamo adeguati al loro ritmo. Ma se noi abbiamo la possibilità di fare i cambi, perché non proviamo a difendere un po’ più aggressivi? Perché non proviamo a spingere un po’ di più sulle risalite? Perché non tentiamo degli scarichi per far correre e stancare loro, ma invece andiamo quasi passivamente e in automatico al tocco dove ci aspettano loro? Finché saremo così rinunciatari, è difficile pensare che il risultato potrà essere diverso.

E quindi, nonostante ci siamo comportati anche abbastanza bene in difesa, in attacco siamo stati praticamente nulli. Il risultato finale è un 5-1 (meta di Fede ancora una volta) e soprattutto l’ennesima sconfitta di una serie che sta diventando lunghissima.

Vabbè, inutile stare a scriverne, i discorsi li faremo a voce nei prossimi giorni.

Altro torneo incamerato, altro secondo posto, chiuderemo ufficialmente la stagione in testa al ranking, e questo sia perché abbiamo partecipato praticamente a tutti i tornei, ma soprattutto perché siamo stati veramente costanti nei risultati: finora due vittorie, tre secondi, un terzo e un quarto posto.

Ma lo spettacolo vero è cominciato dopo la fine del torneo. Intanto, alle premiazioni, Fede riceve un meritato riconoscimento in quanto miglior marcatore di giornata (con 8 mete). Poi al terzo tempo si scatena il delirio: non ricordo una festa così esaltante, dove addirittura Uto arriva a ballare! Ma il re della pista è sicuramente Chuck e il suo maglioncino. Menzione d’onore anche per Fede (MVP assoluto della trasferta!).

La giornata termina a tarda notte (o mattino presto), mangiando brioches al freddo della notte aquilana (e sappiamo tutti cosa provoca il freddo allo stomaco…).

C’è solo il tempo per appoggiare le teste sui cuscini che Marcello suona di nuovo la sveglia e richiama all’ordine gli occupanti del pulmino BS, che prendono la via di casa molto presto.

Il pulmino VR invece se la prende con molta calma e dopo una abbondante colazione e una astuta strategia di viaggio, si permette anche il lusso di fare i turisti lungo le vie in salita di Arezzo: proprio quello che ci vuole dopo un torneo nel fango e una nottata passata a ballare.

Dopo aver scaricato Stephanie e Tabo a Bologna, anche per il secondo pulmino il viaggio si chiude, ma spero sia solo questo viaggio specifico a finire, perché di strada ne possiamo fare ancora parecchia!