Ci siamo: anche quest’anno, immancabile, siamo arrivati all’appuntamento con il Gamba de’ Legn, torneo che chiude la regular season e che fa da ultimo banco di prova prima dell’appuntamento principale dell’anno, quello con le Finali di Campionato.

L’anno scorso, in occasione di questo appuntamento, eravamo riusciti ad organizzarci in due squadre competitive, raccogliendo buoni risultati con entrambe; quest’anno, complice una stagione costellata decisamente da troppi infortuni, ci possiamo presentare con una squadra sola, ma sicuramente motivati a far bene.

Partendo dal presupposto che questo torneo non ha nessuna importanza in termini di punteggi per la classifica, visto che siamo saldamente al comando e nessuno può raggiungerci, possiamo giocare con la mente sgombra dall’obbligo del fare risultato, e possiamo concentrarci al meglio sul fare in campo le cose provate e riprovate in allenamento, sapendo che anche degli errori non comprometterebbero nulla (se non l’umore di Uto!).

Dopo una primavera abbastanza piovosa e fresca (un paradiso dal mio punto di vista), il sabato del torneo si preannuncia invece più “standard”, con afa e sole. Partiamo quindi carichi di gazebo e frighetti stracolmi di bevande idratanti, prontamente recuperate da Roby, nella speranza di ingraziarsi il mister. L’ingenuo non sa cosa lo attende: vista la rosa a disposizione, gli toccherà giocare in mezzo e amministrare il gioco, cosa che lo tranquillizza tantissimo!

Si aggiungono alla spedizione anche i lungo degenti Franco (quasi recuperato del tutto e autore delle infografiche identificative delle squadre avversarie) e Manu (ancora un po’ di pazienza e sarà a posto anche lei), che daranno supporto a bordo campo, gestendo i tempi e la registrazione dei punteggi, per non farci andare in ansia.

Manca invece la presidente, impegnata con gli scrutini a scuola: riuscirà il coach a rosicchiare le presenze che lo separano da lei?

Dimostrando delle doti per me inaspettate, tutte le raccomandazioni su orari e approccio al torneo vengono rispettate e alle 10:30 siamo pronti a scendere in campo. Ovviamente senza riscaldamento, che quello si sa… serve solo agli atleti.

VRT – Barbarians Dolcè

Dolcè si era iscritto al torneo, ma poi una serie di eventi gli impedisce di partecipare come squadra, ma si riescono comunque a presentare come Barbarians. Beneficiamo perciò di un primo turno relativamente agevole, perché si sa, è sempre difficile organizzarsi con persone con cui non ti alleni, e la prima partita è quella che ti serve per trovare la quadra della situazione.

Noi giochiamo al piccolo trotto, provando quello che ci siamo detti. Le cose funzionano, anche se dovranno poi essere verificate anche contro chi ha una difesa più strutturata. Non possiamo lamentarci comunque, e segniamo 8 mete tutte provando sempre a imbastire qualche movimento di squadra, senza mai sfruttare le iniziative personali. Subiamo una meta, evitabile, ma un calo di concentrazione può starci in questo caso. Risultato finale di 10-1 in virtù del bonus donne.

VRT – Venezia Touch

Il secondo incontro ci mette di fronte il Venezia, squadra creatosi da circa un anno, che ha iniziato a far vedere delle buone cose, ma spesso, soprattutto in difesa, commette ancora errori importanti. E noi siamo troppo esperti per non sfruttarli, soprattutto perché ci permettono di segnare delle mete relativamente semplici, che quindi ci facilitano la gestione della partita. E se c’è una cosa che ci piace, è quella di risparmiare le forze!

In questa partita bisogna segnalare che 6 mete sono state segnate dalle nostre ragazze, con 3 marcature di Moira, 2 mete per Martina e una per Stephanie. Unica nota “stonata”, la meta di Chuck, che non perde occasione per potersi sentire beato fra le donne!

Buon livello di attenzione in difesa invece, dove non concediamo nulla ai nostri avversari, nonostante qualche infrazione di troppo da parte nostra, che garantisce un sacco di possessi offensivi a Venezia.

Da segnalare una frase di incitamento da parte di Marci verso Roby: “Se la prossima volta non prendi il tocco, ti tiro un pugno”… Motivatore vero!

VRT – Touch Roma

Partita che servirà a definire la vincitrice del girone. A causa di un infortunio nell’incontro di esordio, Roma è costretta a giocare con solo 2 donne, perciò beneficiamo del bonus e tutto appare in discesa. Poi se entriamo in campo determinati e convinti, le cose non possono che prendere una sola direzione. Chiudiamo il primo tempo sul 3-0 con 3 mete di Gigi (cosa più unica che rara; sono andato a cercare quando ho segnato almeno 3 mete in una partita… era Gennaio 2013), ma purtroppo perdiamo Uto, che ha un problema alla schiena dopo aver raccolto un pallone da terra. Nel secondo tempo perdiamo un po’ di efficacia, subiamo la meta del 3-1, ma alla fine riusciamo a segnare anche noi con Stephanie, ottimamente servita da Marcello, tornato a pieno servizio dopo il problema al ginocchio e la contrattura.

Il risultato finale di 6-1 ci fa qualificare come migliore fra le prime e andiamo direttamente in semifinale. Abbiamo perciò un po’ di tempo per rilassarci e cercare di tamponare le abbronzature a strisce che stanno cominciando a vedersi sui nostri pallidi corpicini.

VRT – Treviso Knights

Temevo questo incrocio: purtroppo ho dimenticato a casa la coppa TRE-VE (quella vinta dalle ragazze delle due squadre nel 2021), quindi dobbiamo per forza vincere altrimenti il senso di colpa non mi abbandonerà più fino alla prossima occasione!

Entriamo in campo determinati e concentrati, cosa non scontata dopo la pausa lunga di cui abbiamo beneficiato.

Un paio di passaggi in avanti non ci permettono di aprire subito le marcature, ma poi Moira e Stephanie si inventano un bell’incrocio che manda in meta quest’ultima e il ghiaccio è rotto. Difendiamo benissimo un paio di attacchi trevigiani, e poi finalmente Marci vede approvato un suo passaggio verso Stephanie, che può raddoppiare. Il primo tempo però si chiude con la meta di Treviso, che accorcia le distanze e lascia il risultato in bilico.

La ripresa segue lo stesso copione, con noi che in difesa facciamo bene tutto quello che dobbiamo e non lasciamo opzioni ai nostri avversari. In attacco potremmo essere un po’ più cinici, ma alla fine riusciamo a segnare di nuovo con Stephanie che è pronta a ricevere un passaggio di Moira che si porta a spasso link e ala avversaria. Una volta sul 3-1 gestiamo un po’ i tempi senza spingere più di tanto e così poco prima della fine subiamo la meta del 3-2. Che ci sia di monito: mai pensare che sia fatta, o come diceva Yogi Berra (grande creatore di frasi ironiche ma spesso con grande significato) “Non è finita, finchè non è finita”.

Manca veramente troppo poco (grazie Manu per il servizio da cronometrista!), e così facciamo passare gli ultimi secondi di partita giocherellando a metà campo e riducendo il rischio a 0. Penso che i trevigiani non si fossero resi conto di essere in svantaggio e si aspettavano un drop-off, altrimenti non ci avrebbero lasciato questa libertà.

Fatto sta che andiamo in finale e posso passare le prossime settimane senza il rimorso di essermi scordato la coppa!

VRT – Brianza ToucherZ

E come spesso accade (quest’anno è la quarta volta), eccoci in finale contro i Brianza.

Nelle precedenti finali abbiamo avuto un approccio spesso rinunciatario. Quello che dobbiamo cambiare è sicuramente questa mentalità, perché ci sta perdere, ma bisogna comunque provare a giocarsela: in fondo si parte sempre sullo 0-0 (a parte a Varese, ma non stiamo a fare troppo i precisini…).

Scendiamo in campo e…. siamo tosti! Difesa stretta, supporto fra compagni, comunicazione, un po’ di aggressività. Rispetto alle ultime sfide, tutta un’altra partita.

Da segnalare alcune ottime chiusure difensive di Nicola e di Roby, eccellente presenza in campo di Chuck (che ha giocato un ottimo torneo), solito generosissimo contributo di Moira. Tutto questo si traduce in un primo tempo che si chiude sull’1-0 per i Brianza grazie ad una splendida meta all’ala, indifendibile, con qualche rimpianto per un nostro passaggio giudicato in avanti, che ci avrebbe consentito di finire in parità.

La pausa ci permette di fare il punto della situazione e renderci conto che questa volta la partita è ancora alla nostra portata. Sicuramente anche i nostri avversari si sono resi conto che devono ancora guadagnarsela la vittoria e anche loro entrano in campo estremamente motivati.

Il nostro primo attacco si chiude con un nulla di fatto, il loro attacco si chiude con la meta, ancora una volta grazie ad un perfetto passaggio lungo verso l’ala.

Non ci facciamo sconfortare, ma proseguiamo con il nostro gioco e anche noi riusciamo a segnare con Stephanie, nonostante una mano più che dolorante, che finalizza un’ottima azione orchestrata da Marcello. 2-1 e situazione ancora gestibile.

Delle buone difese nostre complicano tantissimo la vita ai brianzoli, che però alla fine trovano lo spazio giusto per il 3-1, beneficiando anche del fatto che Dile si è fatta male al ginocchio e rimane in campo stoicamente, anche se ormai fa fatica anche solo a camminare.

Subiamo anche la meta del 4-1, ma nonostante questo, a risultato ormai sfuggito, segniamo la meta del 4-2 finale grazie a Dario, perfettamente posizionato per ricevere il bel passaggio di Nico.

Risultato solito ma atteggiamento totalmente diverso: in qualche modo c’è una specie di soddisfazione, anche se alla fine si tratta pur sempre di una sconfitta.

Non c’è tempo per rimpianti e lamentele, perché si passa alle premiazioni, dove facciamo incetta di trofei. Stephanie vince il premio di top scorer femminile (7 mete per lei), Moira vince quello come migliore giocatrice del torneo e, udite udite, il miglior giocatore del torneo c’est moi! (ci sono grandi polemiche su questa assegnazione, perché dopo essere stato definito la mente della squadra, ora anche MVP… il mondo sta andando a rotoli! Comunque, per la cronaca, ho preso ben 2 voti su 12, tanto per chiarire l’unanimità a riguardo 😊).

Bene, qui si chiudono i racconti di campionato per quest’anno…

Ah no! Manca ancora una puntata. Non so cosa inventerò la prossima volta, ma spero che questa armata Brancaleone che siamo riesca a ispirarmi per poter scrivere un’altra bella storia su “Le fantastiche avventure del Verona Touch”. Ragazzi, conto su di voi!

P.S.: se qualcuno avesse avuto dubbi sulle infografiche: un Barbaro e un dolce, una gondola, il Colosseo, 3 visi e la Coppa TRE-VE, corona ferrea, autodromo e villa Reale